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La pirolisi e la dissociazione molecolare
Si rende necessaria una particolare attenzione alle definizioni al fine di non indurre a facili confusioni. Attualmente si parla di dissociazione molecolare, ma il termine è improprio o meglio piuttosto omnicomprensivo.
Le reazioni chimiche infatti sono il prodotto di associazioni e/o dissociazioni molecolari: le molecole si scindono per ricomporsi in altre molecole o, ancor più semplicemente, si ricompongono in altre molecole. La dissociazione molecolare rappresenta un termine generico non sufficiente a descrivere i fenomeni che si sviluppano durante la pirolisi.
Le reazioni chimiche che avvengono a seguito della combustione appartengono anch’esse alla stessa categoria per cui si potrebbe definire impianto di dissociazione molecolare anche un comune termovalorizzatore.
E’ piuttosto comune confondere il sistema pirolitico basato su reazioni indotte in totale
assenza di ossigeno, con i più conosciuti gassificatori che al contrario utilizzano discrete quantità di ossigeno (aria o vapore aggiunto secondo esigenze stechiometriche di reazione) per accelerare le reazioni di dissociazione della materia.
La gassificazione necessita di controlli e tarature sulla base delle tipologie dei materiali in ingresso, che sono quasi sempre fortemente eterogenei. La tecnologia pirolitica al contrario non subisce influenza da parte di eterogenecità dei materiali entranti.
Lavorare in totale assenza di ossigeno mediante tecnica pirolitica permette di sottrarre considerevoli quantità di CO2 all’ambiente e quindi all’ecosistema rispetto all’ utilizzo di tecniche convenzionali.
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